Chick-lit romantic and a little 'sickly, good in bed once again all the cliches of the genre, but it is a pleasant read for a few hours of relaxation.
Candace, journalist presso un giornale di Philadelphia, decide di prendere una pausa dalla sua relazione con il fidanzato Bruce. Poco dopo però scopre che lui ha parlato di lei nella sua neonata rubrica per il patinato rotocalco “Moxie”. Il suo pezzo, “Amare una donna abbondante”, le rivela che la loro storia è finita, e nel più imbarazzante dei modi. Ferita e furiosa Candace cerca invano di ottenere delle spiegazioni da Bruce e finisce con l’ondeggiare fra l’arrabbiatura per il trattamento subito e la nostalgia per il rapporto con Bruce, che pure non era dei più idillici. In questo periodo stressante, fra le frustrazioni per il lavoro, i problemi di sovrappeso e il mai risolto dilemma del rapporto con il padre, Candace riesce however, to create an unexpected and pleasant professional opportunity. All this will lead to interesting and "unexpected" aspects in sentimental, melodramatic, with a fall and a final rather obvious. I also found particularly irritating the character of Bruce, in respect of which the author evidently had no very clear idea: Bruce is a caring and loving companion rejected by his girlfriend with self-esteem issues or is immature and annoying kid, abandoned by his companion, convex on national newspapers and the subsequent companion haunts with memories of their relationship?
good in bed. Jennifer Weiner.
Original title: Good in Bed. Translation: Maria Clara Pasetti
Piemme. 2004 (2001). 412 pp. € 5.90.
Chick-lit.
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