by jujube midge broth
What ever will be a "scon-cake", you ask? Well now I'll explain. The recipe for these cookies comes from my now usual Golden Book of cookies, where it is called "cakes with lemon and raisins." Since the matching lemon and raisins, along with a steaming cup of tea (a Gray Lady for the occasion, but I could also offer a classic Earl Grey black tea and a Chinese) I was intrigued, I decided to try them. From reading the preparation and photos, I thought they were soft cakes, muffins like to be clear, just a little 'less soft. During preparation, however, I realized that the result was very different, because I was getting a consistent paste and compact, to spread like pastry so to speak, if I had continued unchanged, leaving the recipe, I think I got something similar to scones, but I was thinking of cupcakes softer, so I found myself doing last-minute corrections to the recipe, trying to make a soft dough (although the recipe stated to distribute the batter by spoonfuls on the baking sheet , but the dough stava venendo fuori non avrebbe potuto mai essere distribuito a cucchiaiate!).
Ne sono venuti fuori dei dolcetti profumatissimi, molto morbidi appena sfornati, ancora morbidi tiepidi, come li abbiamo mangiati noi, ma che l'indomani erano diventati decisamente più sodi, benchè ancora ottimi se consumati generosamente spalmati di marmellata (di albicocche, per me). La consistenza mi ha ricordato vagamente quella degli scones (benchè li abbia mangiati solo una volta, in Scozia) ma, mentre gli scones si ritagliano come dei biscotti, da un impasto sodo, questi sono stati distribuiti a cucchiaiate nei pirottini da muffins e sono qualcosa che sta a metà tra uno scone e una tortina. Da qui la decisione di battezzare questi dolcetti "scon-tortine"!
With this recipe I would like to join, albeit belatedly, to 'Afternoon tea award of Twostella , de The Cherry Orchard, which was kind enough to decide to continue to update the blog dedicated event, though they are for the expiration of the terms "race" that had called. This is to bring a cake or a menu to enjoy a typical English afternoon tea, choosing, if I remember correctly, a book talk and background music.
Ne sono venuti fuori dei dolcetti profumatissimi, molto morbidi appena sfornati, ancora morbidi tiepidi, come li abbiamo mangiati noi, ma che l'indomani erano diventati decisamente più sodi, benchè ancora ottimi se consumati generosamente spalmati di marmellata (di albicocche, per me). La consistenza mi ha ricordato vagamente quella degli scones (benchè li abbia mangiati solo una volta, in Scozia) ma, mentre gli scones si ritagliano come dei biscotti, da un impasto sodo, questi sono stati distribuiti a cucchiaiate nei pirottini da muffins e sono qualcosa che sta a metà tra uno scone e una tortina. Da qui la decisione di battezzare questi dolcetti "scon-tortine"!
With this recipe I would like to join, albeit belatedly, to 'Afternoon tea award of Twostella , de The Cherry Orchard, which was kind enough to decide to continue to update the blog dedicated event, though they are for the expiration of the terms "race" that had called. This is to bring a cake or a menu to enjoy a typical English afternoon tea, choosing, if I remember correctly, a book talk and background music.
Like reading, I suggest a book that has received very mixed critical, as it has been praised and vilified in equal measure sia dai critici, sia dalle persone che lo hanno letto; tanti lo hanno trovato brutto, insulso, illegibile, altri, come me, lo hanno adorato! Per me "L'eleganza del riccio", di Muriel Barbery è un libro delicato e delizioso, che ti fa sorridere e riflettere ad un tempo e che è scritto con una grazia rara nella letteratura contemporanea. E poi il fatto che susciti pareri così discordi animerà la conversazione...speriamo non troppo, però! Scegliere la musica è più complicato per me, perchè i miei gusti sono molto variegati, e cambio genere ed artista a seconda dei miei stati d'animo o delle situazioni. Dovendo scegliere, propenderei per una bella raccolta di Sinatra, per conferire un'atmosfera più sofisticata, oppure per gli intramontabili Beatles (che adoro), che regalerebbero un po' di brio alla nostra riunione virtuale. E poi, cosa c'è di più "british" dei Beatles???
Ingredienti (per circa 10 tortine):
225 g di farina 00 60 g di burro la scorza di un limone grattugiata 2 cucchiaini colmi di lievito 1 uovo leggermente sbattuto 90 g di zucchero il succo di un limone 60 g di uva sultanina 100 ml (circa) di latte rum per ammorbidire l'uvetta
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 190°. Vi indico la preparazione scritta nel libro; a me è sembrata strana fin dalla prima occhiata, ma ho voluto provare. Credo che modificando il procedimento, cambierebbe il risultato. "Lavorate flour, butter, lemon zest and baking powder with an electric mixer at high speed, mixing well. "Already at this point, I realized that the pasta would have been firm and compact like a pastry and that he could not define" batter. "So the next step, I added liquid. In particular, what I did: I put together the egg to the mixture, sugar (but why not put it before?? buh, this thing just seemed to me incomprehensible) and the lemon juice, so I joined a lot of milk (not included in the recipe) but it was enough to transform the dough into a semi-thick batter. Finally, I put together the raisins, previously soaked in rum and drained without squeeze too much, in modo da lasciarle un forte aroma di rum. Ho versato la pastella nei pirottini ed ho infornato per circa 15 minuti. I dolcetti si sono gonfiati parecchio e, benchè il procedimento sembri assurdo e confusionario, sono venuti morbidi, con una sottile crosticina più croccante, e profumatissimi. Li ho serviti tiepidi, cosparsi di zucchero a velo. Il giorno dopo, li abbiamo mangiati inzuppati nel tè o cosparsi di marmellata. Nel complesso, mi sono piaciuti molto, ma mi riservo di provare la versione originale per scoprire che genere di dolci si ottenga!
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225 g di farina 00 60 g di burro la scorza di un limone grattugiata 2 cucchiaini colmi di lievito 1 uovo leggermente sbattuto 90 g di zucchero il succo di un limone 60 g di uva sultanina 100 ml (circa) di latte rum per ammorbidire l'uvetta
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 190°. Vi indico la preparazione scritta nel libro; a me è sembrata strana fin dalla prima occhiata, ma ho voluto provare. Credo che modificando il procedimento, cambierebbe il risultato. "Lavorate flour, butter, lemon zest and baking powder with an electric mixer at high speed, mixing well. "Already at this point, I realized that the pasta would have been firm and compact like a pastry and that he could not define" batter. "So the next step, I added liquid. In particular, what I did: I put together the egg to the mixture, sugar (but why not put it before?? buh, this thing just seemed to me incomprehensible) and the lemon juice, so I joined a lot of milk (not included in the recipe) but it was enough to transform the dough into a semi-thick batter. Finally, I put together the raisins, previously soaked in rum and drained without squeeze too much, in modo da lasciarle un forte aroma di rum. Ho versato la pastella nei pirottini ed ho infornato per circa 15 minuti. I dolcetti si sono gonfiati parecchio e, benchè il procedimento sembri assurdo e confusionario, sono venuti morbidi, con una sottile crosticina più croccante, e profumatissimi. Li ho serviti tiepidi, cosparsi di zucchero a velo. Il giorno dopo, li abbiamo mangiati inzuppati nel tè o cosparsi di marmellata. Nel complesso, mi sono piaciuti molto, ma mi riservo di provare la versione originale per scoprire che genere di dolci si ottenga!
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by Moscerino di Brodo di Giuggiole
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