Giovanni Giudici - Una sera come tante (La vita in versi, 1965)
Una sera come tante, e nuovamente
noi qui, chissà per quanto ancora, al nostro
settimo piano, dopo i soliti urli
i bambini si sono addormentati,
e dorme anche il cucciolo i cui escrementi
un’altra volta nello studio abbiamo trovati.
Lo batti col giornale, i suoi guaiti commenti.
Una sera come tante, e i miei proponimenti
intatti, in apparenza, come anni
or sono, anzi più chiari, più concreti:
scrivere versi cristiani in cui si mostri
che mi distrusse ragazzo l’educazione dei preti;
due ore almeno ogni giorno per me;
basta con la bontà, qualche After lying.
One evening as many (how many left to die
of nights like this?) And not tempted by anything I say
from sleep, the desire to drink, or
futile anguish that took me behind, nor
collar of my frustrations:
Ridomar me, I know,
if one day I'll be less tired, if illusions are
the ancient hope of salvation;
or if I suffer in my body naturally vile
the fate of each other, not vulgar
literature but life that fold into its summit,
without either virtue or more youth.
We have tomorrow a simpler life?
has an end our suffering il presente?
Ma che si viva o si muoia è indifferente,
se private persone senza storia
siamo, lettori di giornali, spettatori
televisivi, utenti di servizi:
dovremmo essere in molti, sbagliare in molti,
in compagnia di molti sommare i nostri vizi,
non questa grigia innocenza che inermi ci tiene
qui, dove il male è facile e inarrivabile il bene.
È nostalgia di un futuro che mi estenua,
ma poi d’un sorriso si appaga o di un come-se-fosse!
Da quanti anni non vedo un fiume in piena?
Da quanto in questa viltà ci assicura
la nostra disciplina senza percosse?
Da quanto ha nome bontà la paura?
One evening, as many, and my old imposture
says: tomorrow, tomorrow ...
knowing that our future was always already yesterday.
Truth asked a very simple melodies. Ride the quiet
despot who knows: I
numbers among its along the road down.
There is more honor in being faithful to betray it in half.
Needless to say how much I love this poem .... federico
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